Draghi: "Incontro Putin Zelensky prematuro"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Draghi: “incontro con Zelensky prematuro”

Mario Draghi

Il premier Draghi incontra la stampa estera in conferenza stampa e ha parlato della telefonata con Putin.

Oggi 31 marzo il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato alle 12 i giornalisti della stampa estera. Il premier ha iniziato il suo discorso parlando della situazione dell’Italia scelta da entrambi i paesi in guerra come garante della sicurezza in Ucraina. Poi ha parlato della sua telefonata di ieri con il presidente russo Putin.

Riguardo la telefonata con Putin Draghi ha detto: “Non ci sentivamo da prima dell’inizio della guerra, ho iniziato la telefonata chiarendo il perché del colloquio, cioè per parlare di pace”, ha dichiarato il premier. “Poi ho chiesto quando è previsto un cessato il fuoco, anche temporaneo, ma il presidente Putin ha detto che le condizioni non sono mature. Di tempi non maturi Putin ha parlato anche riguardo un colloquio con il presidente ucraino Zelensky.

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Ho espresso la mia convinzione che per risolvere certi nodi cruciali fosse necessario un incontro con il presidente Zelensky, che peraltro sta chiedendo dall’inizio della guerra un colloquio con Putin”, ha continuato Draghi. “La risposta di Putin è stata che i tempi non sono ancora maturi, occorre che i negoziatori vadano avanti con le trattative.” Il premier ha rivelato che il presidente russo si dice ottimista sui negoziati ma Draghi, come gli altri leader occidentali si mostrano molto scettici a riguardo.

Mario Draghi
Mario Draghi

Spesa militare, ruolo della Cina e gas in rubli: gli argomenti del discorso del premier

Il presidente ha anche menzionato l’argomento discusso in Parlamento e tra le forze politiche in questi giorni, ovvero la spesa militare e agli aiuti all’Ucraina. “Le sanzioni funzionano, alla pace si arriva se l’Ucraina si difende, altrimenti non si arriva alla pace”, ha sottolineato. “Gli eventi attuali richiamano l’importanza dell’unione politica. La costruzione di una difesa europea è un passo importante in una costruzione politica.” Irremovibile sulla sua idea europeista il premier Draghi ha continuato: “La difesa comune europea vuol dire che tutto noi saremo alleati per sempre in futuro: sarebbe l’obiettivo più importante del continente. L’Italia ne è sempre stata convinta, fin dai primi anni ’50 con Alcide De Gasperi”.

Riguardo alla situazione economica e delle forniture di gas, Draghi ha detto ai giornalisti che le aziende europee continueranno a pagare in euro o in dollari declinando così la richiesta del Cremlino di pagare il gas in rubli precisando che i contratti vigenti rimangono in vigore.

Sul ruolo della Cina che in questi giorni sta ospitando il vertice per l’Afghanistan a cui ha partecipato anche il ministro russo, il premier si è detto positivo. Come gli altri leader europei e Usa, Draghi spinge affinché Pechino abbia un ruolo di mediatore per la fine della guerra, avendo uno stretto legame con Mosca. Questo argomento sarà, insieme ad altri, tema del vertice Ue-Cina che si terrà a breve.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2022 13:14

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